*** Ingresso Gratuito ***
Nel libro Il mio Principe – soffrire, crescere, sorridere con un figlio
autistico (Itaca, Castel Bolognese 2010) Gina Codovilli descrive un
vero e proprio miracolo, il miracolo di accettare l’irruzione di una
misericordia inaspettata nella sua vita.
Andrea è autistico. “Sembra sordo: non si gira se lo chiamo, se faccio tintinnare un sonaglio, se invento ogni genere di suoni e rumori. Lui se ne frega di tutte le strategie che metto in atto per richiamare la sua attenzione e continua imperterrito a sfarfallare la sua mano davanti al viso. Il suo mondo arriva lì, alla sua mano: oltre non c’è nulla.”
La vicenda si svolge a Riccione dove, fra una terapia e l’altra, la narrazione intima di un dolore lascia lentamente spazio alla scoperta del compito misterioso assegnato da “Chi dirige le vite di noi tutti”. Nel riabbracciare la fede cristiana, Gina Codovilli inizia a vivere la presenza del figlio Andrea non più come un fardello fonte di imbarazzo, ma occasione di cambiamento radicale.
Una storia lunga 22 anni nella quale il lettore potrà riconoscersi nelle obiezioni, nei momenti di scoramento o di esaltazione della protagonista, confrontandosi con una vicenda personale che può essere testimonianza autentica e paradigma di un percorso umano universale.
presso
LIBRERIA FOGLI & FILE
Piazza Roma, 17
Novafeltria (RN)
evento realizzato in collaborazione con CapoVersi.it
Andrea è autistico. “Sembra sordo: non si gira se lo chiamo, se faccio tintinnare un sonaglio, se invento ogni genere di suoni e rumori. Lui se ne frega di tutte le strategie che metto in atto per richiamare la sua attenzione e continua imperterrito a sfarfallare la sua mano davanti al viso. Il suo mondo arriva lì, alla sua mano: oltre non c’è nulla.”
La vicenda si svolge a Riccione dove, fra una terapia e l’altra, la narrazione intima di un dolore lascia lentamente spazio alla scoperta del compito misterioso assegnato da “Chi dirige le vite di noi tutti”. Nel riabbracciare la fede cristiana, Gina Codovilli inizia a vivere la presenza del figlio Andrea non più come un fardello fonte di imbarazzo, ma occasione di cambiamento radicale.
Una storia lunga 22 anni nella quale il lettore potrà riconoscersi nelle obiezioni, nei momenti di scoramento o di esaltazione della protagonista, confrontandosi con una vicenda personale che può essere testimonianza autentica e paradigma di un percorso umano universale.
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Piazza Roma, 17
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